Turismo 2022 nel Salento: ecco le considerazioni degli operatori turistici

turismo nel salento 2022

Come è andato il turismo nel Salento nella stagione estiva del 2022?

Le presenze sia in Salento che in Puglia sono calate rispetto ai 2 anni precedenti, ma i fattori che hanno determinato questo calo, sono molteplici e cerchiamo di analizzarli con le dichiarazioni di alcuni operatori turistici della destinazione turistica del Salento.

Turismo 2022 nel Salento

Marco Carra titolare di Salento.it vuole chiarire la situazione attraverso un doveroso intervento su Facebook, alcuni aspetti tecnici legati al #Turismo nel #Salento, che come ogni anno è vittima di uno sciacallaggio senza eguali sui Social.

Prima considerazione sul turismo 2022 nel Salento

“come mai l’anno scorso ci si lamentava dell’afflusso record di turisti, traffico, troppa gente, e quest’anno invece si parla di flop, perchè passeggiando ci si accorge di una eventuale diminuzione delle presenze”.

 

Turismo nel Salento 2021, record di turisti in Puglia

non siamo mai contenti, o c’è forse qualcuno dietro ad una tale strategia di marketing turistico?

Sarebbe meglio non dare sempre la colpa ad ALTRI, ma cerchiamo di analizzare la situazione …

Ecco la dichiarazione integrale di Marco Carra:

Data astrale 8 agosto 2022

“il Salento ha avuto un calo di presenze determinato probabilmente dall’inesorabile crisi economica che inizia lentamente a farsi sentire

(questo però è da verificare con dati corretti, e non con le chiacchere al bar… )

Questo calo POTREBBE essere determinato anche dall’apertura di altre mete turistiche all’estero più a buon mercato,

e l’anno prossimo prevedo che il rimbalzo delle prenotazioni POTREBBE aumentare e virare verso:

le Crociere e altre destinazioni internazionali (Marocco, Egitto, Turchia, Grecia, Croazia… )

il rimbalzo quindi potrebbe essere più netto, dopo 3 anni “forzati” in Italia.

Ricordo a tutti inoltre che stiamo attraversando una gravissima crisi economica, forse la più grave degli ultimi cinquant’anni, che ha portato ad un caro bollette mai visto, all’aumento di benzina e generi di prima necessità.

Se uniamo l’instabilità politica nazionale e internazionale, il quadro è completo.

Detto questo, faccio presente che in Salento chi lavora bene, è PIENO!

Hotel, Villaggi e Masserie e altre strutture ricettive, sono piene di ospiti:

  1. chi propone il giusto prezzo (anche caro), offrendo pero’ il miglior servizio, e facendo leva sulla propria brand reputation
  2. chi fa delle corrette promozioni online (Social Google e Youtube)
  3. chi produce prenotazioni con la fidelizzazione del cliente
  4. chi pratica la migliore strategia di revenue management
  5. chi si forma continuamente e forma il suo PERSONALE, e si adegua alle diversità del mercato
  6. chi viaggia e impara l’inglese

Questa è la verità! Chi lavora bene è pieno, e non è colpa del signor Salento o in generale di ALTRI.

Occorre precisare infine che la favoletta del rustico a 10 euro, o dell’ ombrellone a 1000 euro non regge più,

perchè il turista che viene in vacanza, deve assolutamente guardare il listino prezzi di un’attività prima, per poi scegliere se andare o meno in un posto.

Non funziona che prima si va e poi ci si lamenta, questa è una regola che vale per le vacanze in tutta Italia.

Chiudo la considerazione dicendo che è vero, che ci sono molte persone improvvisate nel Turismo, verissimo purtroppo e sono tantissime!

A codesti operatori dico che sarà il mercato a decidere delle loro sorti, perché praticare prezzi esagerati significa vanificare gli sforzi degli imprenditori veri.

Segnalate queste attività su Tripadvisor o su altre piattaforme di recensioni online, responsabilmente, solo così forse capiranno.

non è la fine di un’epoca, LUNGA VITA al Salento 💛❤

 

Seconda considerazione sul turismo 2022 nel Salento

Anche l’imprenditore Nevio D’arpa, organizzatore di BTM Puglia, la principale Fiera del Turismo pugliese, si concede una considerazione:

La querelle che imperversa da giorni sul calo presenze in Salento impone una riflessione.

Ma quest’ultima deve essere basata su dati reali, non sulle chiacchiere da bar o dai titoloni pubblicati da testate locali, che con tutto il rispetto, scrivono più per sentito dire che per conoscenza reale.

Partiamo dai dati effettivi di aeroporti di Puglia a luglio:

( L’anno di riferimento è il 2019)

Questo dato già di per sé dovrebbe far riflettere.

Veniamo alle strutture ricettive:

le strutture di fascia alta e medio alta che:

  • operano su determinati target
  • offrono servizi all’altezza
  • garantendo un equilibrio tra qualità
  • servizi offerti e prezzo
  • che formano costantemente il proprio personale
  • investono in comunicazione, digitalizzazione
  • innovazione e costruiscono tutto l’anno il lavoro di incoming
  • attraverso la partecipazione a fiere di settore
  • b2b con buyer nazionali e internazionali
  • servizi di prenotazione diretta, OTA, revenue, gestionali, ecc.

la vendita delle proprie camere, non hanno risentito di nessun calo, anzi non hanno disponibilità da mesi.

E lo stesso discorso vale per le attività di ristorazione e per le altre imprese turistiche.

Chi invece improvvisa e si avventura in queste attività, magari proponendo costi esagerati, fuori mercato, che non corrispondono al servizio offerto, ha avuto un calo.

Ma credo sia normale, dopo 2 anni di pandemia che hanno fatto prediligere un turismo di prossimità, quest’anno è riaperto l’outgoing.

L’Italia e il mondo sono pieni di destinazioni turistiche meravigliose, di spiagge bellissime, di strutture e servizi di altissimo livello, di attrazioni artistiche, culturali, tradizionali, ecc…
nessun medico prescrive il Salento!

Non basta avere una struttura per diventare albergatore o imprenditore extralberghiero, non basta saper cucinare per diventare ristoratore, una concessione per essere imprenditore balneare, altrimenti tutti potrebbero essere ingegnere o medico, ecc.

Per fare l’imprenditore turistico, bisogna studiare, formarsi, aggiornarsi, a partire dalla proprietà sino all’ultimo dipendente.

Chi vorrebbe solo incassare facendo pochi sforzi risentirà ogni anno di un calo, anche perché ormai chi viaggia si informa, studia, fa i paragoni, può incappare una volta in una fregatura o di pagare uno sproposito in confronto al servizio ricevuto, mai due volte.

Consiglio a tutti vivamente, soprattutto alla stampa locale, di evitare certe dichiarazioni, il tam tam di informazioni sbagliate potrebbe influenzare le future scelte di chi vorrebbe raggiungere il nostro territorio e consiglio anche gli operatori che hanno denunciato un calo di cambiare rotta, adeguare il servizio offerto o adeguare i prezzi al medesimo o addirittura cambiare attività.

Niente è per sempre senza le dovute accortezze, e questo vale per tutte le destinazioni.

Terza considerazione sul turismo 2022 nel Salento

Dichiarazione importante anche quella di Carlo Merchich, che è un noto operatore turistico, che lavora anche con il gruppo di discoteche di Gallipoli più in voga.

Estate nel Salento – stagione turistica 2022:

Ad Ottobre, quando usciranno i dati reali (e non le solite chiacchiere giornalistiche) sui flussi turistici, sarà il caso di fare qualche riflessione seria.

Il Salento ha avuto una drastico calo delle presenze, determinato dall’apertura dell’estero e l’inesorabile crisi economica che inizia, lentamente, a farsi sentire.

Non una normale crisi, ma forse la più grave degli ultimi cinquant’anni.

Fatto sta che molti operatori turistici e ristoratori lamentano un grave calo,ancora da quantificare.

Gallipoli la città bella regge. Lieve calo, ma regge.

La storia di Gallipoli, la Kalè Polis

Grazie esclusivamente ad una programmazione artistica di alto livello.

Un plauso a tutti gli operatori dell’intrattenimento, in grado quindi di attirare tanti giovani turisti.

Quei giovani turisti che tanti non vorrebbero ma che, come sempre, fanno la differenza nel settore.