il Parco naturale del Raccio a Torre Chianca (Lecce)
Salento.it Vi invita a scoprire la bellezza del parco del Rauccio, nei pressi della località di Torre Chianca, una delle marine di Lecce, nell’alto Salento, molto vicino alle Cesine, oasi naturale del WWF.
Il Parco Regionale Bosco e Paludi di Rauccio si estende complessivamente per 625 ettari, comprende:
- un bosco di lecceti di circa 18 ettari,
- una zona umida di circa 90 ettari, due bacini costieri (Idume e Fetida) di circa 4 etteri complessivi,
- tre canali (Rauccio, Gelsi e Fetida) realizzati per la bonifica dei terreni, e la confluenza delle acque di risorgiva.
La restante parte del territorio è occupata da lembi di macchia mediterranea, di gariga e da ampie aree agricole con colture orticole ed arboree e aree incolte prevalentemente utilizzate per il pascolo del bestiame.
Il tratto naturale di questa marina della città di Lecce è situato sulla costa adriatica è di circa 4 Km.
Si tratta quindi di una area di rilevante interesse naturalistico, ma anche turistico-culturale, difatti lungo la costa si ritrovano torri difensive costiere:
- Torre Rinalda (XVI sec. diruta)
- Torre Chianca
- ed all’interno le masserie Turrite (masseria Il Barone Vecchio XVI sec. metà)
- e masseria Rauccio (XVII sec).
Di questa si conservano anche la Torre colombaia e un rudere della Cappella.
Il parco rappresenta quindi luogo ideale per escursioni e Trekking nel Salento.
Il percorso storico/culturale, da effettuare in bicicletta, prevede 4 punti di sosta, le masserie le pagghiare e la torre costiera.
Il percorso termina con una visita alla vicina Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Museo delle Tradizioni Popolari.
Nei dintorni del parco del Rauccio si può soggiornare presso Hotel Perla a Casalabate, e Villaggio Campoverde a San Cataldo, due ottime soluzioni per fare una vacanza all’insegna del relax e della buona cucina.
La località di Torre Chianca, marina di Lecce
A pochi chilometri da Lecce sorge un piccolo centro denominato Torre Chianca, sviluppatosi intorno all’omonima torre costruita per ordine degli spagnoli in difesa dalle scorribande dei saraceni nella seconda metà del XVI secolo.
Le sue maestose dimensioni rendono la torre più imponente di tutto il Salento.
Caratterizzata da un litorale sabbioso molto ampio e vasto e da un ricco fondale, Torre Chianca vanta la presenza di un fiume sotterraneo denominato dal nome Idume.
Tale corso d’acqua percorre i sotterranei della città di Lecce, in prossimità del Castello di Carlo V.
Si tratta di zone, queste, dal grande valore non soltanto naturalistico ma anche paesaggistico.
La varietà di specie vegetali ed animali ha contribuito a valorizzare questo posto, oggi sito di interesse regionale, insieme agli altri parchi naturali del Salento.
Una fitta steppa salata, estesi canneti e varietà come il narciso arricchiscono sempre più un paesaggio a dir poco incantato.
La località di Torre Chianca è nota per le grosse sorgenti di acqua dolce che si aprono sul terreno e meglio conosciute con l’appellativo di “spunnulate”, costituitesi in seguito al crollo delle gallerie di natura carsica presenti.
A questo si aggiungono i numerosi ritrovamenti archeologici tra i quali spiccano alcune colonne di marmo pregiato risalenti al II secolo a.C.