Vi presentiamo lo spot di promozione turistica di Torre Vado, una graziosa località balneare della costa del mar Ionio del Salento, adagiata su un piccolo promontorio che fa capolino sul bellissimo mare ionio.
Una vacanza a Torre Vado significa il sole che bacia il mare, e la sabbia dorata di una cartolina e di un paesaggio meraviglioso.
Acque cristalline, sabbia liscia, spiagge immense ideali per una passeggiata rilassante.
Un luogo per tutti, dai grandi ai piccoli, meraviglioso ed ospitale, ed una bellezza strabiliante che riempe l’anima.
Una vacanza per coccolarsi e ritrovare se stessi, fatevi cullare dal rumore del mare, dallo staff dei lidi balneari della costa di Torre Vado che saranno sempre pronti ad accogliervi, e a farvi divertire.
Ringraziamo il comune di Morciano di Leuca, che ha creato questo lo spot di promozione turistica della marina di Torre Vado.
Itinerario turistico da Torre Vado a Torre Pali
Partendo dalla torre costiera di Torre Vado e percorrendo la litoranea Gallipoli – Leuca, a 500 metri di distanza è possibile sostare in un’ampia area servizi della Marina, nei pressi della quale sgorgano le limpide e fredde acque delle Sorgenti.
Da Posto Vecchio ha inizio un’ infinità di spiagge libere alternate con lidi attrezzati.
Arrivati nella località dove ci sono le spiagge di Pescoluse si continua per Pitagora e ci si immette per una seconda volta nella litoranea.
Nei pressi di uno stabilimento balneare vi è un importante monumento funerario: un dolmen che risale a circa 3500 anni fa.
Da La Cabina ci si addentra nello splendido entroterra salvese, in direzione delle località Macchie Don Cesare e Montani.
Qui si potrebbe fare una tappa presso il sito protostorico “Apiario Valentini”, con un tumulo del III millennio a.C. il quale attesta due differenti riti funerali: l’ inumazione e la cremazione.
Circa 200 metri separano l’ area dei tumuli con grotta Montani dove sono state rintracciate le prime testimonianze relative alla presenza umana nel territorio di Salve (70.000 anni fa) .
Sulla stessa roccia si aprono altre due cavità: grotta Febbraro che ha restituito tracce tangibili della presenza del mare in epoche remote e grotta Marzo con dipinti di età neolitica sulle pareti del corridoio interno.
Attraversando la Serra di Spigolizzi si giunge a Fano, una località che presenta notevoli punti di interesse paesaggistico e storico – archeologico.
Solo pochi metri separano la città messapica dal fondo del canale Fano, sono numerose le grotte naturali che si aprono sulla sua propaggine orientale, una delle quali conserva tracce di affreschi.
Infine da località Fano si percorre la strada che conduce in direzione del mare e si giunge alla Marina di Torre Pali il punto in cui termina il nostro percorso.
Itinerario turistico da Salve a Ruggiano
Partendo dal Centro Storico di Salve, dal frantoio ipogeo Le Trappite si risale in Piazza Concordia, dove si affacciano la Chiesa matrice dedicata a San Nicola Magno e l’elegante palazzo Carida – Ramirez.
Si continua percorrendo via Persico con i suoi palazzi signorili e annesse torri.
Si segue la cartellonistica per la piscina comunale e si sale un piccolo rilievo collinare;
lungo la strada vi si incontra la grande specchia dei Fersini, un monumento megalitico eretto in età medievale come struttura difensiva del territorio.
Dalla strada campestre si scorge un’ ampia porzione di tipico paesaggio salentino, che si estende tra gli uliveti e le candide abitazioni dei piccoli borghi di Ruggiano e Barbarano.
Il percorso prevede una sosta presso un’ antica Chiesa rurale e la visita di un’ imponente pajara a tre gradoni, denominata Malte.
L’itinerario prosegue per Ruggiano dove si giunge verso la cappella della Madonna di Costantinopoli del XVII secolo.
L’edificio è caratterizzato da un prospetto sobrio, con un unico portale di ingresso sormontato da nicchia. Poco distante si trova il celebre santuario di Santa Marina, risalente al primo Medioevo, ampliato e restaurato in età moderna.
Itinerario turistico da Acquarica del Capo a Presicce
Dalla parte Nord di Acquarica del Capo in adiacenza della SP 360 si è immediatamente in presenza di un monumento a cielo aperto: le tajate (cave di pietra).
Si tratta di una vivente testimonianza del lavoro svolto dai cavapietre dei paesi della zona.
Nel complesso massarizio di Celsorizzo, comprendente alcuni vani di alloggio dei contadini, una colombaia del 1500 e una torre alta 25 metri che ingloba una cappella del 1283, con importanti affreschi del periodo medievale.
Dalla torre si percorre per circa 1,5 km in direzione Sud-Est, si scorge Palazzo Villani dov’è custodito il Museo del Giunco Palustre.