San Martino salentino e la generosità del buon vino

E’ la sera dell’ 11 Novembre nel Salento, il fuoco nel camino è acceso e davanti ad una tavola imbandita parenti ed amici si riuniscono per festeggiare San Martino.

L’odore delle pittule, delle caldarroste e del buon vino nuovo inebriano l’interno delle case, creando un clima di convivialità e grasse risate.

Fra un pasto e l’altro si gioca a carte tra cui asso piglia tutto, asso ca fusce, ciuccio…  i tipici giochi di società.

Come si festeggia San Martino nel Salento?

Questa festa è molto sentita da tutti i salentini, quasi come un capodanno, è questo il giorno in cui simbolicamente il mosto diventa vino, e si brinda dicendo: “Su i Bicchieri, Giù i Pensieri”.

Insomma sembra proprio che San Martino abbia posato nell’11 Novembre il suo grande mantello rosso sui nostri cuori, perché si sa il buon vino novello rende tutti un po’ più aperti e generosi quando si manda giù un bicchiere di troppo.

Ma scherzi a parte, San Martino in Occidente è simbolo di nobile altruismo.

Un giorno di gelido acquazzone, in groppa al cavallo, vide a terra un mendicante semi nudo.

Preso dallo sgomento, decise di regalargli metà del suo mantello rosso.

E fu così che il cielo si schiarì e il sole tornò a splendere di quel calore umano.

Quella stessa notte San Martino sognò Gesù che parlava agli angeli del suo nobile gesto.

Oggi quel mantello di color rosso colora i calici di vino novello.

A Parma, Bologna, Milano, Londra, Roma, Torino e in tante altre città italiane si celebrano feste di San Martino alla salentina maniera, ascoltando la pizzica e bevendo del buon vino.

Invitiamo tutti gli amici salentini e non, a condividere le loro feste qui su Facebook.com/Salentoit per rimanere tutti uniti ed informare magari anche qualche ritardatario che vuole unirsi ad una buona compagnia di amici.

E proprio con l’intento di festeggiare il vino nuovo che si organizza il San Martino, in una serata all’insegna della buona cucina salentina: salsiccia arrostita al fuoco, castagne, pittule con tanto vino e per frutta i mandarini.

E poi ancora tanta musica, stornelli salentini, pizzica e proverbi di ogni genere.

La serata si organizza senza preavviso e le comitive crescono invitando amici e parenti, nei ristoranti e trattorie, ma anche e soprattutto nelle case in campagna di chi ha organizzato la festa.