Festival della Notte della Taranta 2018 nel Salento: Ecco il programma con date, ospiti ed eventi

 

Ritorna anche quest’anno la più attesa festa popolare dell’Europa, che riempirà le vostre scandirà le vostre serate con il ritmo della pizzica salentina, La Notte della Taranta 2018.

Dal 2 al 23 agosto 2018, infatti, potrete assistere al festival della notte della Taranta nel Salento, ad oltre 100 ore di concerti, 60 artisti coinvolti, 3 mostre in anteprima, tra cui una di queste dedicata al sindaco di Nardò uccisa dalla mafia nel 1984 e una dedicata a Roberto Modugno.

Diversi centri storici salentini faranno da cornice a questa ragnatela di imperdibili appuntamenti annuali.

 

qual è il tema di questa ventunesima edizione della Notte della Taranta 2018?

Il paesaggio in cui la pizzica è nata, con la valorizzazione dei luoghi in cui questa danza ha avuto origine, le sue tradizioni culturali e relative stratificazioni sociali, saranno alla base di questa nuova edizione, in un clima di consapevolezza di quanto sia fondamentale riconoscere e tutelare culturalmente tutto ciò che è derivato dal famosissimo “Morso della Taranta”.

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Un’edizione che darà spazio non solo alla musica, ma anche a diverse strutture artistiche, come danza, teatro, beni storici e folklore.

Carmen Consoli, Elio di Elio e le storie tese, Ambrogio Sparagna, Le Menadi danzanti, il Teatro dei Pupi di Mimmo Cuticchio e Philippe Daverio sono solo alcuni degli artisti che parteciperanno al festival.

Dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della musica tradizionale salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica sinfonica, il Festival, che inizierà il 5 agosto e prevederà ogni giorno concerti in diversi centri storici del Salento, compresa Lecce, si concluderà con il grande concerto di Melpignano.

Dal 5 al 23 agosto la sezione Concerti Ragnatela del Festival  proporrà un percorso sonoro e danzante con  i migliori gruppi di riproposta nel panorama della musica popolare del Centro-Sud Italia:

dal Salento Antonio Amato Ensemble, Antonio Castrignanò e Fanfare di Ciocarlia, CGS Canzoniere Grecanico Salentino, Kalàscima, Officina Zoè, Alessandra Caiulo – Koinè,  Alla Bua, Stella Grande, Fonarà,  Ariacorte, Kamafei, I Calanti, Li Strittuli, Enzo Petrachi e Folkorchestra, Accademia del Folk, Ionica Aranea;

dalla Puglia Ruggiero Inchingolo & Suoni dal  Mediterraneo  Project,   Uaragniaun  e Piero Balsamo,  Circolo Mandolinistico  San  Vito dei  Normanni, Pizzicati Int’Allu Core CJS, Petrameridie,  Mandatari;

dall’Abruzzo Orchestra Popolare del Salatarello;

dalle Marche A Renderchitte;

dal Lazio Orchestra Bottoni

dalla Campania I Brigranti e i Bottari Degli Alburni.

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Ad aprire ufficialmente i concerti del Festival, il 5 agosto a Corigliano d’Otranto sarà proprio, ancora una volta,  Ambrogio Sparagna, maestro concertatore dal 2004 al 2006, che dirigerà l’Orchestra Sparagnina nata dalle esperienze didattiche dell’Istituto Comprensivo del paese.

Nelle tappe di Nardò, Ugento e Sternatia protagonista sarà la celebre Orchestra Popolare La Notte della Taranta, simbolo della cultura contemporanea del Salento, ambasciatrice ufficiale della pizzica nel mondo.

Territorio e cosmopolitismo nella sezione Concerti Altra Tela che mescola ritmi e suoni del panorama tradizionale salentino con quelli della musica popolare del mondo.

Altra Tela nell’edizione 2018 propone un viaggio nella musicalità femminile dalla Sardegna con Le Galanias alla Sicilia con Le Malmaritate e il ritorno di Carmen Consoli, già maestro concertatore de La Notte della Taranta nel 2016.

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Dal Marocco con B’Net Houariyat femme de Marrakesch alla Georgia con il Trio Mandili.

E ancora il rituale adorcista e post industriale di Sidi Marzuq, praticato dalla comunità della Banga con Ifriqiyya Electrique dalla Francia e dalla Tunisia: uno stile che mescola tradizione e modernità.

Il Festival, nella sezione Altra Tela, festeggerà i 25 anni di attività di Officina Zoè, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua storia in una festa di piazza alla quale prenderanno parte musicisti, scrittori e registi che racconteranno l’incontro con lo storico gruppo.

Altra Tela  ospiterà inoltre i progetti speciali:  Terra, pane e lavoro a cura di Rocco Nigrolegato al mondo bracciantile e popolare del Salento; Soffio dell’otre di Nico Berardi che unisce timbri popolari con quelli classici;  dal Lazio Ribelle e mai domata  di Bosio Teatromusica, storie e canti della famiglia antifascista romana Menichetti a cura di Costanza Calabretta e Alessandro Portelli; Note di Viaggio di Pino Ingrosso racconto musicale e teatrale capace di rievocare una civiltà primordiale comune non soltanto al Sud Itali,a ma a tutti i Sud del mondo.

Altra Tela nel 2018 apre al linguaggio del teatro ospitando l’opera dei Pupi, patrimonio orale e immateriale dell’Umanità dell’Unesco.

Dalla Sicilia arriva Mimmo Cuticchio l’importante erede della tradizione dei cuntisti e dei pupari.

Cuticchio porta in scena la storia “Il gran duello di Orlando e Rinaldo per amore della bella Angelica”.

Nella sezione Parole dal Festival il pubblico incontrerà Luigi Cinque, regista e musicista che ha firmato il documentario The Fabulous Trickster, dedicato ad Antonio Infantino.

Luigi Cinque con Hypertext Orchestra proporrà un viaggio sonoro tra Mediterraneo ed Europa con le affascinanti voci di Petra Magoni, Carles Denia e Badara Seck e un ensemble di cupa cupa guidato da Agostino Cortese per l’omaggio musicale a Infantino, l’artista lucano recentemente scomparso.

E’ dedicata a Teta Petrachi, detta La Simpatichina, la nuova sezione del Festival dal titolo Alberi di Canto affidata all’interpretazione di Enza Pagliara.

Teta Petrachi, oggi novantenne, è stata grande interprete della tradizione con capacità vocali vastissime.

La sua voce era di due ottave sopra la norma e si elevava nei campi come in città tra canti d’amore e di lavoro.

“Albero di canto”, cosi si chiamano i contadini che secondo l’opinione generale del villaggio sanno a memoria un’infinità di melodie”.

Nelle notti itineranti del Festival i borghi antichi sveleranno la loro bellezza nella sezione Borgo Racconta con un appuntamento speciale il 10 agosto a Acaya (Vernole):  la lectio magistralis dello storico dell’arte Philippe Daverio sul tema “La Puglia internazionale delle Crociate. Cavalieri e dame del Castello di Giangiacomo di Acaya”.

I visitatori avranno inoltre  la possibilità di conoscere storie e leggende attraverso le visite guidate curate dall’Università del Salento a Nardò, Alessano e Martano e attraverso il teatro con L’età dell’olio e della pietra a cura di Cantieri teatrali Koreja, viaggio alla scoperta dei frantoi ipogei di Martignano e Sternatia, e Macarìa soletana a cura di Artetika alla scoperta della leggenda del campanile di Soleto e del mago Tafuri.

Veicolo di linguaggi multipli, il Festival 2018 propone un minuzioso tragitto di ricerca tra passato e futuro con tre mostre in anteprima nazionale.

Nel novantesimo della sua nascita e del sessantesimo della vittoria di “Nel blu dipinto del blu/Volare” al Festival di Sanremo, il Festival de La Notte della Taranta  offre un omaggio a Domenico Modugno con una mostra audiovisiva, curata da Rudi Assuntino,  che ripercorre la giovinezza dell’artista quando a San Pietro Vernotico componeva i versi delle canzoni in dialetto salentino. Durante la mostra saranno narrate le suggestive vicende personali e artistiche che hanno portato l’artista fino al successo avuto a Sanremo.

La mostra sarà inaugurata a Sternatia il 2 agosto nelle sale di Masseria Placerà.

Passato e futuro del Salento si incontrano nella mostra Menadi Danzanti  progetto realizzato grazie alla sinergia tra Assessorato alle Industrie Turistiche e Culturali della regione Puglia, Polo Biblio Museale di Lecce e Fondazione La Notte della Taranta.

La mostra proporrà la visione della straordinaria collezione di ceramiche antiche, greche e magno greche, con immagini legate alla musica ed ai suoi diversi aspetti e funzioni, ai luoghi e alle occasioni in cui si suonava, agli dei che la proteggevano ed ai miti che la raccontavano.

Curata dall’archeologa Anna Lucia Tempesta, punta a far conoscere, attraverso le immagini vascolari i reperti musicali e le fonti scritte, i laboratori di gestualità e la “messa in movimento” delle opere, l’importanza della musica nel mondo antico e gli incredibili legami con la contemporaneità.

I reperti esposti nel Museo Castromediano di Lecce, insieme ad una selezione di vasi, eccezionalmente allestita nelle sale del palazzo marchesale De Luca di Melpignano, databili tra la fine del VI ed il I secolo a.C.,  documentano i diversi momenti di vita in cui la musica è presente e protagonista.

Il paesaggio incontaminato e prezioso di Porto Selvaggio è protagonista della mostra  I Luoghi di Renata, un viaggio fotografico curato da Palo Laku che esplora la natura e l’intima solitudine di Renata Fonte, l’assessore  alla cultura e alla pubblica istruzione di Nardò uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984.

La sequenza di immagini restituisce lo sguardo di Renata attraverso la testimonianza delle figlie Sabrina e  Viviana.

La mostra sarà inaugurata il 6 agosto a Palazzo Personè, Nardò.

Il Festival riserverà grande spazio alla danza con i laboratori di pizzica attivi a Corigliano d’Otranto, Alessano e Carpignano salentino. Un percorso di conoscenza aperto al pubblico sulla danza tradizionale salentina nella sua complessità, curato dai danzatori del Corpo di Ballo de La Notte della Taranta.

Ed è la danza la protagonista del progetto Piccola Ronda che in collaborazione con il Comitato Festa San Rocco di Torrepaduli consente alle bambine e ai bambini di Ruffano di conoscere i codici millenari della pizzica scherma o danza dei coltelli.

I piccoli saranno protagonisti delFuori Festival il 15 agosto durante la tradizionale e autentica Notte delle Spade.

E in terra grica, a Zollino, con la sezione Il Cibo della Taranta, il Festival propone un viaggio di gusto con il laboratorio sulla  sceblasti, il pane condito.

Prodotto Agroalimentare Tradizionale inserito dal 2006 nell’apposito elenco del Ministero delle Politiche Agricole, la sceblasti è pane condito e senza forma che la Cooperativa di Comunità di Zollino condividerà nella preparazione e nella degustazione con i visitatori.

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Per la serata del Concertone finale a Melpignano sono già in vendita i biglietti per accedere al backstage, un’area fronte palco, nel sagrato dell’ex Convento degli Agostiniani, attrezzata con posti a sedere e video wall, dove verrà trasmesso lo spettacolo; in quest’area ci sarà anche una zona ristoro.