La tradizione delle “Caremme” e la Processione di Pasqua Gallipolina

La tradizione delle  “Caremme” nella cultura Gallipolina

Con l’inizio della Quaresima, il Mercoledì delle ceneri, passeggiando per le vie di alcuni comuni salentini in particolare Gallipoli, Tuglie, Sannicola e nella Grecìa salentina, capita di imbattersi in strani fantocci dalle sembianze umane sedute agli angoli delle strade, issate sui terrazzi o balconi delle case: sono le cosidette “Caremme”.

Nella tradizione popolare salentina, in particolare quella contadina, la Caremma (il cui nome deriva dalla contrazione dialettale di Quaremma e Quaresima) è la mamma del carnevale morto il Martedì Grasso, rappresentata da una vecchina vestita di nero in segno di lutto.

Era dunque il simbolo salentino della Quaresima e serviva a ricordare ai cristiani che la Chiesa stava vivendo un periodo di penitenza e di lutto, per cui le feste e gli eccessi del Carnevale dovevano essere eliminati per affrontare giorni di sacrificio, digiuno e astinenza dalla carne.

In una mano teneva il fuso e la lana da filare, simboli della fatica e della vita che lentamente trascorre, nell’altra mano veniva posta un arancia nella quale erano conficcate 7 piume di gallina a scandire il tempo della penitenza e dell’astinenza…

le sette piume rappresentavano le settimane della Quaresima e se ne toglieva una per settimana sino al Sabato Santo giorno in cui la Caremma veniva bruciata sulla “focareddhra” in segno di purificazione e di nuovo inizio mentre il suono delle campane annunciava la Risurrezione di Gesù.

Per soggiornare a Pasqua a Gallipoli, si possono scegliere degli Hotel e Bed and Breakfast per trascorrere delle belle vacanze gallipoline nel Salento.

Thanks Salento Web TV per questo Video su Youtube molto utile per capire la tradizione delle Caremme di Gallipoli.