il rito del Tarantismo a Galatina, nel Salento

Il rito del tarantismo a Galatina

Galatina è legata al fenomeno del Tarantismo per la leggenda della Casa e del pozzo di San Paolo, la quale narra che l’Apostolo, durante il suo viaggio verso Roma, si fermò a Galatina e fu ospitato da un pio galatinese nella propria dimora.

San Paolo per ringraziare dell’ospitalità diede, agli abitanti di quella casa e ai loro discendenti (solo per linea femminile), il potere di curare i Tarantati e concesse inoltre l’immunità al veleno della Taranta all’intero territorio della città.

Li dove sorgeva la casa di San Paolo, nel XVIII sec, fu costruito il palazzo Tondi-Vignola con annessa una cappella dedicata all’apostolo, inglobando il leggendario pozzo dalle acque curative.

Qui si sono recati i tarantati provenienti da tutta la provincia a conclusione del rito esorcistico, che avveniva tra le mura domestiche, per rendere grazie, oppure per chiedere la grazia al Santo se il rito coreutico-musicale non aveva dato la guarigione e per bere l’acqua del pozzo.

La tradizione orale riporta che già prima del culto di San Paolo i tarantati si recavano in questa città per avvalersi dei rimedi di due sorelle, Francesca e Polisena Farina che curavano grazie allo sputo taumaturgico.

Furono proprio loro, non avendo più discendenza femminile a trasmettere le proprietà curative all’acqua del pozzo, spuntandoci dentro.

Oggi ogni anno il 28 e 29 giugno, durante la festa dei Santi Pietro e Paolo, Galatina rievoca l’arrivo dei Tarantati con delle rappresentazioni teatrali per strada, alle quali tutti i turisti che visitano la festa patronale possono assistere.

Fonte Antonio D’Ostuni divulgatore di cultura popolare

Il tarantismo è stato un vero e proprio fenomeno, risalente al medioevo, soprattutto presente in Salento, ed ha dato origine al celebre ballo della pizzica pizzica.

il fenomeno del Tarantismo a Galatina (Salento)

 

 

 

 

Il Museo del Tarantismo a Galatina purtroppo attualmente chiuso, ha messo a disposizione gli studi degli antropologi, gli approfondimenti dei sociologi e le indagini degli psicologi, ma non solo:

  • documenti, filmati inediti, fotografie, le pubblicazioni degli etnologi.

Il museo si trovava nel Palazzo della Cultura, Piazza Alighieri, 51 – 73013 Galatina (Lecce), ed è stato uno dei monumenti più importanti della città di Galatina (provincia di Lecce) ed era a entrata libera.

Si è scelta questa sede in quanto fu teatro di molte “tarantolate” all’epoca:

si narra persino che per guarire dalla pizzicata del ragno, dovessero bere l’acqua del pozzo all’interno della casa (oggi cappella/museo).

Con gli anni ’60 il fenomeno è andato piano piano scemando, ma rimangono comunque alcuni stati d’animo a cui è impossibile non pensare:

la condizione depressa a cui erano sottoposte le donne pizzicate dalla taranta, il fatto che solo la musica tradizionale riuscisse a guarirle e l’avvalersi del ballo come unico modo profano per rincorrere a una sacra tranquillità dell’animo.

Celebre guaritore nella materia del Tarantismo è stato il violinista Luigi Stifani da Nardò.

Ascoltate anche questa incredibile testimonianza di Cici Cafaro.