Pittule e Pucce dell’Immacolata: storia e tradizioni del Salento

”Te l’Immaculata la prima pittulata” (durante la festa dell’Immacolata per la prima volta si cucinano le pittule) recita così la storia di un antichissimo proverbio salentino.

Le Pettole, in dialetto pittule sono delle pallotole di pasta lievitata che poi vengono fritte nell’olio bollente, e fanno parte della cultura e della gastronomia tipica oltre che delle tradizioni del salento.

La ricetta base delle pittule prevede acqua, farina e lievito ma spesso vengono realizzate in versioni differenti con l’aggiunta degli ingredienti più vari nell’impasto.

Pittule Salentine: ricetta, ingredienti e preparazione

Le versioni più famose prevedono cavolfiore bollito, rape nfucate, o alla pizzaiola ( cioè pomodoro a pezzetti, origano, olive verdi e nere tagliuzzate e peperoncino piccante).

Esistono anche alcune versioni dolci, quelle più antiche con le patate dolci, zucchero o con il miele versato sopra; mentre nelle più moderne con Nutella.

Per la Vigilia di Natale, si è soliti aggiungere il baccalà lesso, altro prodotto tipico della cena natalizia.

Secondo la tradizione queste bocconcini dovrebbero essere mangiati per la prima volta durante la festa dell’Immacolata concezione che cade l’8 dicembre, per dare il via ad una ricca e prosperosa annata.

Le Pittule sono tutt’ora molto diffuse per la semplicità del procedimento e per la loro bontà.

Vengono servite calde come stuzzichino nelle tavole salentine ma si trovano spessissimo come aperitivo o antipasto in bar, ristoranti e panetterie salentini.

preparazione delle Pucce dell’Immacolata

Video della preparazione delle Pittule nel periodo dell’Immacolata

 

 

 

Ecco qui la ricetta. Potete poi sbizzarrirvi aggiungendo al loro interno qualsiasi ingrediente.

Una tira l’altra, una volta iniziato sarà  impossibile smettere.

Le Pucce con le olive

 Ingredienti  (circa 45-50 pittule)
Farina 00 500 gr
Lievito di birra fresco 12 gr (oppure 3,5 gr disidratato)
Sale grosso mezzo cucchiaio
Acqua tiepida 375 ml
Olio di semi Per friggere q.b.
Per la versione salata
Olive 5 verdi 5 nere
Per la versione dolce
Zucchero semolato q.b.
Miele q.b.

Preparazione delle Pittule all’Immacolata

Per preparare le pettole, setacciate la farina in una ciotola, fate al centro una fontana e scioglieteci il lievito di birra con poca acqua tiepida.

Sciogliete nell’acqua rimanente il sale grosso e versatela a filo poco alla volta sulla farina.

Impastate con le mani per ottenere un impasto molto morbido e colloso, se necessario aggiungete altra acqua.

Dividetelo in due parti quindi mettete subito una di esse in una ciotola, coperta da un foglio di pellicola, a lievitare in forno spento con la luce accesa per circa 2 ore.

Tagliate le olive verdi e nere a rondelle e aggiungetele all’impasto rimasto.

Amalgamate bene gli ingredienti quindi mette anche questo a lievitare in forno spento coperto da pellicola.

Quando i due impasti avranno raddoppiato di volume, predisponete sul fuoco una pentola capiente con abbondante olio di semi per friggere le pettole.

Appena l’olio avrà raggiunto i 180° (potete utilizzare un termometro per misurare la giusta temperatura), con un cucchiaio prelevate poco impasto alla volta, bagnate un dito in poca acqua e fate scivolare con esso dal cucchiaio la pallina di impasto direttamente nell’olio, in modo da creare i caratteristici gambi.

Continuate così fino a che non avrete terminato prima l’impasto con le olive e poi quello semplice (o il contrario): le pettole devono essere belle dorate da entrambi i lati, quindi in cottura giratele con una pinza.

Toglietele dall’olio e fatele scolare su carta assorbente: quelle alle olive saranno già pronte per essere mangiate così come quelle semplici.

Per la versione dolce le pettole semplici andranno rotolate nello zucchero semolato oppure cosparse di miele, non appena tolte dall’olio bollente!