Pizzica salentina: la vera storia e il significato
Ecco la vera origine della Pizzica salentina, con la storia di questo ballo popolare, e Salento.it vi spiega dove è nata, attraverso il racconto delle Tarantate
La vera storia
Nel Salento, terra dell’estremo sud dell’Italia popolata da gente umile, ma calorosa abituata al lavoro faticoso dei campi e dove l’unico sostentamento veniva dalla terra, si viveva nelle case di campagna a stretto contatto con gli animali e con il ragno più temuto: la taranta.
Durante le giornate passate nei campi, a mietere il grano sotto il sole cocente, a molte donne ed uomini capitava di essere pizzicati dalla taranta cadendo in uno stato di forte agitazione psico-motoria e torpore muscolare.
La medicina ufficiale dell’epoca non riusciva a curare queste persone.
Il torpore muscolare induceva un bisogno irrefrenabile di muoversi, che solo con la sollecitazione musicale, di alcuni strumenti tra cui il tamburello ed il violino, questi tarantati potevano avere beneficio e sentirsi meglio.
Luigi Stifani da Nardò, era un violinista, ritenuto l’ultimo “musico-terapeuta” del tarantismo, divenuto celebre grazie alla spedizione scientifica di Ernesto de Martino.
Perchè si chiama Taranta?
Taranta è il nome dialettale dei ragni che molto probabilmente deriva dalla città di Taranto, dove secondo alcune fonti storiche del ‘600 questi insetti erano particolarmente diffusi.
La credenza popolare gli attribuisce la colpa di molti disturbi da ricondurre sicuramente ad un disagio interiore dovuto a traumi personali o malesseri sociali.
La musica con il suo ritmo coinvolgente che imita il battito del cuore ripetitivo e incessante trascinava l’ammalato in uno stato catartico e alla fine cadeva stremato a terra ottenendo la guarigione da parte di San Paolo.
Così come recita la canzone Santu Paulu Meu de le Tarante.
In seguito la donna o l’uomo andava in pellegrinaggio alla cappella di San Paolo in Galatina, a rendere grazie in occasione della festa il 28 e 29 giugno.
Se invece non era guarito, andava per chiedere la grazia e per bere l’acqua curativa del pozzo.
La Pizzica spiegata ai bambini
Ancora oggi possiamo assistere al rito del tarantismo, riproposto come attrazione turistica di un’antica tradizione.
In questo modo la pizzica-pizzica può essere spiegata ai bambini.
Mostrando come quel ritmo incalzante, aveva lo scopo di “esorcizzare” i tarantati e guarirli attraverso il ballo, sollecitato da questa musica travolgente.
Poi, si può mostrare come una musica molto simile può essere usata per fare festa.
Durante l’estate si improvvisano le “ronde” formate da suonatori disposti a cerchio, con i ballatori che si alternano al centro, rigorosamente una coppia alla volta.
Rievocazione delle Tarantate a Galatina
Quanti tipi di pizzica ci sono?
Ci sono delle varianti di questo ballo popolare, e sono:
La Pizzica Tarantata, che è la musica curativa per il rito del tarantismo e il relativo ballo dei tarantati.
“la pizzica a scherma” o “danza dei coltelli”, erroneamente conosciuta come “danza delle spade” è un duello devozionale ballato, eseguito da soli uomini i quali mimano un combattimento con i coltelli sfidandosi in agilità e prestanza fisica, seguendo un rigido codice di tipo cavalleresco.
Caratterizza la festa di San Rocco a Torrepaduli organizzata ogni estate, dalla sera del 15 agosto fino all’alba del giorno successivo.
La “pizzica de core” è il nome del ballo ludico o ballo della festa, il quale si esegue in coppia e tra sguardi infuocati d’intesa, ci si corteggia.
Nella variante tradizionale originaria, molto amata di questo ballo, si vede la donna che sventola un fazzoletto bianco simbolo purezza, che in un gioco di velata seduzione, finge più volte di porgerglielo al pretendente per poi ritirarlo.
La tradizionale “Danza delle spade e dei coltelli” alla festa di San Rocco a Torrepaduli nel Salento
Pizzica salentina: i passi e l’abbigliamento
Qui trovate indicazioni utili sui passi e sull’abbigliamento per ballare la pizzica.
Pizzica salentina: l’abbigliamento e i passi per questo ballo
La Pizzica è salentina, e non “pugliese”
La pizzica salentina è divenuto ai giorni nostri, il ballo per eccellenza del Salento, molto usato nelle feste estive e specialmente nel Festival della Notte della Taranta, spettacolo itinerante nei paesi della Grecìa salentina per tutto il mese di agosto.
La pizzica-pizzica è nata nella Terra d’Otranto, quindi non può essere considerata “pugliese”, anche se sui giornali e sui Social si sbaglia frequentemente.
Altra precisazione doverosa è, che non è da confondere con la Taranta, che è semplicemente il ragno, mentre la pizzica-pizzica è il ballo e la musica.
Il Festival della Notte della Taranta si conclude con il grande concertone finale di Melpignano, che vede sul palcoscenico, in una notte artisti di generi diversi, una contaminazione e fusione tra linguaggi musicali differenti.
Cosa simboleggia la Pizzica Salentina?
La pizzica salentina è un ballo tradizionale che affonda le sue radici nel cuore del Salento, una regione del sud Italia ricca di storia e cultura.
Ecco cosa simboleggia.
Originariamente faceva parte del più ampio fenomeno del tarantismo, la pizzica pizzica, veniva usata come rito coreutico-musicale per esorcizzare i diversi disturbi che si pensava derivassero dal morso della leggendaria tarantola.
Al tempo stesso, una versione leggermente differente, era usata come musica per il ballo ludico, nelle rare feste popolari.
Con il tempo questo ballo si è evoluto, divenendo un simbolo di identità culturale per gli abitanti del Salento.
Oggi, la pizzica salentina rappresenta un perfetto connubio tra tradizione e modernità, attraendo turisti da tutto il mondo che desiderano immergersi nella sua atmosfera unica.
La musica che accompagna la pizzica è vivace e coinvolgente, caratterizzata dall’uso di strumenti tipici come il tamburello, il violino e l’organetto.
Questo genere musicale ha visto un rinnovato interesse negli ultimi decenni grazie ai gruppi musicali di riproposta, che hanno saputo reinterpretare in chiave leggermente moderna i ritmi ancestrali della pizzica del Salento.
La diffusione di canti e video della pizzica salentina sui social media ha ulteriormente contribuito a rendere questa danza un fenomeno globale.
Nonostante l’evoluzione nel tempo, la pizzica Salentina mantiene intatto il suo fascino originale.
È comune assistere a spettacoli dove ascoltare la pizzica durante le feste e i festival estivi nel Salento, dove locali e turisti si uniscono in un vortice di musica e balli.
Partecipare a questi eventi offre l’opportunità unica di vivere appieno l’energia contagiosa della pizzica salentina, sentendosi parte di una tradizione antica ma sempre attuale.
L’origine della Pizzica Salentina, quando è nata
La pizzica salentina affonda le sue radici nei meandri del tempo e si intreccia con la storia e la cultura del Salento.
Ma abbiamo testimonianze scritte, della sua esistenza solo dal XIV sec.
Questo ballo popolare, risale probabilmente a rituali pagani legati alla fertilità e al ciclo delle stagioni.
Tuttavia, è nel contesto del tarantismo che la pizzica-pizzica ha trovato una delle sue espressioni più caratteristiche e conosciute.
Il tarantismo era un fenomeno culturale e sociale che coinvolgeva prevalentemente le donne colpite dal morso simbolico della tarantola.
La pizzica-pizzica diventava allora il mezzo attraverso il quale queste persone cercavano di liberarsi del male attraverso la danza frenetica, accompagnata da ritmi incalzanti di tamburello.
Nel corso dei secoli, la pizzica-pizzica si è evoluta, perdendo gradualmente il suo legame con il tarantismo per diventare una forma di festa e celebrazione collettiva.
Le canzoni di pizzica-pizzica sono caratterizzate da testi semplici ma evocativi, spesso in dialetto leccese o salentino, che parlano d’amore, di vita quotidiana e di tradizioni locali.
La musica è animata da strumenti tradizionali come il tamburello, il violino e l’organetto.
Oggi, la pizzica è un simbolo dell’identità culturale salentina ed è celebrata in numerosi festival estivi nella regione.
Il fascino della pizzica risiede nella sua capacità di mantenere vivo un patrimonio culturale pur adattandosi ai tempi moderni.
Artisti contemporanei hanno rivisitato la musica pizzica salentina integrando elementi nuovi senza mai tradire lo spirito originale.
Questo equilibrio tra tradizione e innovazione rende la pizzica non solo un antico rituale ma anche un’esperienza musicale vibrante e attuale, capace di coinvolgere persone di tutte le età e provenienze.
Ringraziamo Antonio D’Ostuni divulgatore di cultura popolare salentina
Dove e Quando nasce?
In questo video, anche Alberto Angela ci spiega quando è nata e cosa è la pizzica salentina, con la sua storia.
Qui infine vi proponiamo una serie di video da Youtube delle canzoni di pizzica più famose.
- Pizzicarella
- Santu Paulu meu te le tarante
- Le sei menu nu quartu
- Lu rusciu de lu mare
- pizzica di san vito
- aria caddhipulina
- la zamara o pizzica di torchiarolo
- pizzica tarantata o indiavolata
- Don Pizzica
- Core meu
- Taranta di Lizzano
- Pizzica di Corigliano “lu tambureddhu”
- Pizzica di Galatone
- Pizzica di Sannicola “beddhru l’amore e ci lu sape fa”
- Canuscu na carusa
- Baciu n’ velenatu
- Pizzica di Aradeo
- La zitella
- Quant’ave
- Pizzica di Cellino